Nel Settecento, mentre lo splendore di Venezia
era al crepuscolo, culminava il successo del commediografo Carlo
Goldoni che anticipò, sulle scene, la Rivoluzione francese
rinnovando il teatro europeo: tolse agli attori la maschera mistificatrice
della commedia dell'arte per mostrare il vero volto e le emozioni
dei borghesi dell'età dell'Illuminismo.
Il successo dell'opera di Goldoni è dovuto ad un'abile organizzazione
drammaturgica della sua vita reale. Goldoni porta in scena, sotto
nomi di fantasia, i protagonisti veri del suo universo privato per
esaltare le sue passioni libertine, e per sbeffeggiare, con l'autoironia,
i rovesci della sorte e i suoi nemici. Un'arte che, in virtù
della sua famosa riforma del teatro e della commedia, toccherà
vette insuperate, e gli porterà la fama mondiale.
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